La razzaLa razza Casertana (o suino "Nero Casertano" o
"razza Napoletana" o ancora "pelatella Napoletana") ha origini
antichissime, tanto da essere rappresentata in molte sculture e
affreschi di epoca romana. In passato, è stata una razza assai pregiata
ed importante per la vastità della sua area di diffusione: comunemente
allevata in Campania e nelle regioni vicine, perfettamente adattata agli
ambienti poveri, in modo particolare alle zone collinari della
provincia di Caserta. Questa razza autoctona, oggi è allevata tra la
Campania, il Molise e le province di Latina e Frosinone ed é tra le sei
razze di suini italiani in via di estinzione (Casertana, Cinta Senese,
Calabrese, Sarda, Siciliana, Mora Romagnola), sopratutto a causa delle
ridotte dimensioni delle loro popolazioni e della poca valorizzazione
economica delle loro potenzialità.
La razza Casertana possiede
tutte le caratteristiche per essere allevata all'aperto, è, infatti, un
animale rustico, capace di valorizzare alimenti poveri, frugale e
precoce, dotato di spiccata attitudine per l'ingrasso e suscettibile di
una buona resa al macello, in carne e grasso.
Negli ultimi anni
razze più produttive, selezionate per produrre carni più magre, hanno
sostituito l'allevamento del suino casertano, che ha subito una drastica
riduzione; oggi però, vuoi per la conservazione delle risorse
genetiche, vuoi per la richiesta di prodotti tipici e genuini (la
qualità della carne è particolarmente adatta alla trasformazione) si è
tornati alla rivalutazione del suino Nero Casertano.
La salvaguardiaA causa delle piccole dimensioni della popolazione, la variabilità genetica è piuttosto bassa.
Uno
degli obiettivi principali, per la salvaguardia di questa razza
autoctona, è l'adozione di programmi di gestione per l'accoppiamento,
in grado di aumentare la variabilità genetica e ridurre l'inbreeding .
Recentemente
(D.M. 20871; 6/3/2001) è stato istituito il Registro Genealogico
Nazionale dei genotipi locali su richiesta dell'Associazione Italiana
Allevatori di Suini (ANAS) che comprende sezioni distinte per le sei
razze locali in via di estinzione, tra cui, naturalmente, il maiale Nero
Casertano. Di recente istituzione è anche la "Banca del seme delle
razze suine locali italiane", dove viene raccolto e conservato in azoto
liquido (crioconservazione) il materiale seminale delle razze autoctone
suine in via di estinzione. La Banca è stata sviluppata in
collaborazione con un centro privato di Fecondazione Artificiale (ELPZOO
SPA), l'Associazione Nazionale Allevatori Suini (ANAS) e il Consdabi di
Benevento grazie ai finanziamenti della Commissione Europea per il
"Progetto europeo per una banca delle risorse genetiche suine".